Come puoi acquistare lingotti in oro da investimento senza il rischio di acquistare lingotti in oro falsi o lingotti in oro alterati, senza nessun problema di rivendita sia nel caso tu volessi rivedere ad un banco metalli o a privati ed acquistare lingotti in oro al giusto prezzo.
È prassi di qualsiasi venditore di oro da investimenti rilasciare una certificazione di qualità che accompagni il lingotto destinato al cliente. Ma questa certificazione può realmente dare certezza all’acquirente di aver fatto un acquisto genuino?
Una certificazione per dare massima certezza dev’essere emessa da una persona o ente che:
- è assolutamente neutrale ed imparziale
- è assolutamente etico ed incorruttibile
- è sufficientemente esperto da non sbagliare mai nella sua ispezione
Non solo, tale persona o ente deve avere anche la possibilità di:
- controllare pezzo per pezzo il bene prodotto
- avere un metodo o sistema che impedisca la contraffazione in fasi successive al controllo tramite un imballaggio anticontraffazione
- emettere un certificato che non possa essere facilmente riprodotto o falsificato da malintenzionati per ogni songolo lingotto controllato
Ora va da sé che un certificato emesso internamente da un dipendente o socio aziendale può soddisfare al massimo qualche punto ma non certo tutti, in particolare neutralità ed imparzialità.
Se aggiungiamo che praticamente tutte le raffinerie d’oro allegano ai loro prodotti un certificato emesso internamente, mi permetto di sbilanciarmi nel sostenere che quello che viene definito “certificato” in verità lo dovremmo denominare “autocertificazione”.
Perdonami il paragone ipersemplificato ma penso di rendere l’idea ancor più chiara con la seguente frase: l’oste sta autocertificando che il suo vino è il miglior vino del mondo.
Ribadisco che questo paragone non è azzecatissimo e nel prossimo capitolo vedremo il perché.
Lingotti in oro da investimento, le truffe esistono ma…
Il terrore di qualsiasi persona è di acquistare un lingotto in oro per scoprire un domani di essere stato truffato ed avere in mano un lingotto che in parte o adirittura tutto non è oro.
Le truffe sull’argomento sono molteplici: lingotti falsi venduti da privati a compro oro, privati che hanno acquistato oro da investimento con assegni circolari falsi, privati che hanno ingannando altri privati con stratagemmi incredibili e molto altro. Ma c’è da dire una cosa fondamentale, nessuna azienda italiana ha mai venduto lingotti falsi a privati da più di trent’anni.
Da un’accurata ricerca in internet e da numerosissimi colloqui intercorsi con professionisti del settore non è emersa una sola truffa ai danni di acquirenti che abbiano acquistato oro da investimento presso professionisti del settore.
Tutte le truffe avvenute sono state effettuate da privati verso professionisti o altri privati e tutte le truffe avevano un denominatore comune in quasi tutti i casi: una forte leggerezza, faciloneria e NON VOLONTA’ DI VEDERE che c’era qualcosa di molto molto strano. Ti invito a fare una ricerca in internet per avere conferma di tutto questo. Il messaggio che voglio comunicarti in questo paragrafo è che tutti i nostri concorrenti nazionali sono aziende o persone per bene.
Per questo l’esempio citato sopra dell’oste non è azzeccato. Molto probabilmente ci sono stati degli osti che hanno venduto vino allungato con l’acqua, con lo zucchero o con non so quale tossica sostanza (non mi intendo di vino) asserendo che il suo vino era il migloiore, ma non ci sono notizie o prove di banco metalli in Italia che abbiano venduto lingotti falsi o contraffatti.
Resta però un problema: oggi tu acquisti un lingotto che sai essere perfetto, cioè lingotto di oro da investimento 999,9, ma se un domani avrai l’opportunità di venderlo ad un privato corri il rischio di non essere creduto e di non poter dimostrare la genuinità del lingotto d’oro in tuo possesso in quanto rimane il fatto che la certificazione che hai in mano oltre che essere un autocertificazione potrebbe essere falsa.
Vien spontaneo reputare che nel campo dell’oro da investimento le certificazioni (o autocertificazioni) del prodotto abbiano più uno scopo di immagine e marketing e una reale garanzia per l’acquirente.
Come fare allora per essere sicuri che il lingotto sia effettivamente in oro 999,9 e soprattutto come fare per dimostrarlo nel caso un domani lo si volesse rivendere?
Viviamo in un mondo dove si pretende “tutto, subito, e senza fatica” e pertanto si preferisce credere che sia sufficiente un certificato per stare tranquilli.
La risposta sta nelle pagine seguenti. Non è una risposta breve, ma non è nemmeno lunga o complessa e una volta che l’avrai letta e compresa potrai finalmente essere certo di aver fatto un acquisto sicuro e dormire sonni tranquilli (o farla leggere al tuo potenziale acquirente).
Lingotti certificati e garanzie
Come già accennato nell’introduzione una certificazione ha senso se emessa da un ente terzo. Un esempio di certificazione valido sono le verifiche periodiche che la camera di commercio fa presso i distributori di benzina per accertare che la quantità di carburante erogato sia quella dichiarata dal benzinaio; un altro sono le verifiche che sempre la camera di commercio esegue presso i negozianti che utilizzano bilance per vendere alimenti o altri beni di consumo a peso.
Il problema però nasce quando i beni prodotti sono talmente numerosi che diventa impossibile verificarli uno per uno.
Nessuna azienda può permettersi di avere una squadra di ispettori di un ente neutrale esterno che possa controllare e certificare ogni singolo pezzo, ed anche se questo fosse possibile rimarrebbero una serie di problemi non risolvibili tra cui la corruttibilità di una piccola squadra di ispettori o l’alterabilità dopo l’avvenuta certificazione.
Il presente scritto non è comunque una scusante per non certificare i nostri lingotti, infatti essi sono certificati nel documento in essi blisterato. Tuttavia questa certificazione non ha nessun valore oggettivo se non come azione di marketing e di immagine e tutto questo sia per noi che per tutti i nostri concorrenti.
Le vere prove di autenticità
Divideremo le garanzie necessarie in due fasi. Garanzie di fonte per rassicurarti che quando il lingotto è stato coniato sia stato coniato con un indiscusso titolo 999,9 e garanzie di inalterabilità per rassicurarti che il lingotto non sia stato contraffatto in un secondo momento prima di arrivare nelle tue mani.
Garanzia di fonte n.1 – Certificazione aziendale
Qui interviene il genio della L.B.M.A.
Come già accennato nel libro “investire in oro” la L.B.M.A ha ben pensato di risolvere il problema non tanto certificando i singoli lingotti, ma CERTIFICANDO L’AZIENDA che li produce.
Dopo i vari scandali di lingotti contraffatti, trovati nei caveau di alcune banche svizzere nel 1987 la Bank of England fondò la L.B.M.A. la quale per risolvere definitivamente il problema di lingotti contraffatti ha redato una serie di requisiti indispensabili per poter ottenere al certificazione di azienda “Good Delivery”.
Solamente le aziende con certificazione “Good Delivery” rilasciata dalla “L.B.M.A.” hanno il privilegio di poter fornire lingotti di metallo nobile alle banche. Sono meno di cento in tutto il mondo le aziende con tale privilegio e solamente tre in tutta Italia. La procedura richiede più di tre anni, ispezioni continue a sorpresa e soprattutto una serie di prerequisiti che pochi possono permettersi. Nessuno che ha raggiunto questo standard è disposto a perderlo e non penserebbe nemmeno per un nanosecondo ad imbrogli di nessun genere in quanto anche una truffa che gli potesse fruttare un miliardo di euro sarebbe antieconomica rispetto ad avere come acquirente continuativo centinaia di banche di calibro internazionale. Nel nostro libro (Come investire in oro fisico ed altri metalli preziosi) si paragona questa certificazione ad una gallina dalle uova d’oro che produrrà un enormità di uova d’oro alla sola condizione di non ingannarla mai, altrimenti smetterà per sempre.
La certificazione aziendale “Good Delivery” rilasciata dalla L.B.M.A può essere verificata al seguente link https://www.lbma.org.uk/good-delivery/gold-current-list#-
(se il link è troppo complesso da scrivere è sufficiente mettere su un motore di ricerca le parole “LBMA Good Delivery List”)
In questo modo potrai appurare che il lingotto di tua proprietà è stato creato da un’azienda certificata “Good Delivery” e questa azione vale molto più di una semplice autocertificazione denominata “certificato”.
Garanzia n. 2 – Antimanomissione ed inalterabilità
Una volta che la nostra azienda certificata “Good Delivery” ha consegnato il lingotto in oro al rivenditore potremmo però dubitare che esso possa venire alterato nel percorso, prima della consegna, cosa avvenuta già prima degli anni ’80, come accennato sopra.
Qui il genio nasce da un’azienda di tutto rispetto, la Certiline Srl.
Come nessuna ditta certificata dalla L.B.M.A. si sognerebbe mai di frodare o di farsi corrompere altrettanto vale per la Certiline Srl, ideatrice di blister anticotraffazione. I blister utilizzati non sono da noi acquistabili. Solamente la ditta affinatrice e creatrice del lingotto possiede questi blister anticontraffazione. Se un falsario volesse creare questi blister dovrebbe spendere milioni di euro in macchinari e dovrebbe avvalersi di ingegneri di calibro internazionale. In sintesi creare blister anticontraffazione credibili costerebbe troppo e si ammortizzerebbe solamente dopo la vendita di milioni di euro di oro falso.
Anche qui, (come nel caso di un’azienda “Good Delivery”) abbiamo a che fare con un’azienda che vanta UTILI di un milione di euro all’anno, che potremmo definire la loro “gallina dalle uova d’oro. Pensi che un’azienda del genere rischierà mai di farsi corrompere per poi vendere blister a malintenzionati?
Il blister anticontraffazione presenta:
- Codice univoco
- QR code non copiabile
- Packaging con prova di inalterabilità alla luce UV
Ti invito comunque ad approfondire l’argomento su www.certiline.com
Nonostante sia matematicamente impossibile che tu abbia acquistato un prodotto contraffatto puoi sempre inviare una pec a tcaspa@pec.tcaspa.com oppure una mail normale a tcaspa@tcaspa.com comunicando i numeri di serie del lingotto da te acquistato e chiedendo se esso è stato regolarmente venduto alla Oro Adriatico Srl o alla Banco Metalli Vicenza Srl.
A questo punto dovresti sentirti soddisfatto e blindato per la certezza del tuo acquisto ma vogliamo darti ulteriori prove e garanzie.
Garanzia n. 3 – Azioni concrete
Al giorno d’oggi quando si parla di contratti vien spontaneo pensare ai contratti stipulati con banche, assicurazioni o simili istituzioni, dove il contratto è un libro condensato di minimo 12 pagine scritte con caratteri minuscoli in una lingua incomprensibile ai non laureati in economia e commercio (chiamasi “legalese”). Tali contratti richiederebbero ore di lettura e l’assistenza di un legale che faccia da traduttore. Se fai un rapido conto nel numero di ore necessario e moltiplichi il tutto per il numero di contratti che hai firmato fino ad oggi concorderai con me che avresti impiegato più di diecimila ore della tua vita per riuscirci.
Ma non tutti gli enti sono così. Ci sono anche aziende che vendono beni o servizi dove la garanzia prevede azioni concrete in caso di imprevisti. Una garanzia su un elettrodomestico prevede non solo la conferma che il prodotto è di qualità, ma anche un’azione concreta di rimedio del danno in caso di rottura o malfunzionamento con riparazione in garanzia o sostituzione e il tutto senza dover sborsare nulla da parte del cliente. Tale garanzia non prevede contratti complessi che devono essere firmati dal cliente. Al massimo si chiede di tenere lo scontrino (o la fattura) e di non aprire l’oggetto (non alterarlo) in quanto il difetto deve essere un difetto di fabbricazione e non un cattivo uso dell’utilizzatore, ma resta il fatto che l’azienda si prende responsabilità dei suoi errori e risponde con fatti ed azioni.
Credo di potermi vantare (ma potrei sbagliarmi) di essere l’unica azienda del settore ad “imporre” ai nostri clienti un contratto di garanzia unilaterale dove il testo è chiaro, semplice e breve. Non solo, per esonerarti da ogni rischio e responsabilità lo firmo unicamente io, sono io che mi impegno in garanzia di riacquisto, sono io che mi impegno a sostituire eventuali lingotti contraffatti o falsi in quanto sono sicuro di quello che vendo e infine sono io che firmo l’impegno di rimediare a tutti i danni che potresti aver subito a causa di negligenze mie o dei miei collaboratori. Tu non devi firmare nulla, perciò non hai preoccupazioni di avere tra le mani un contratto che ti metta a rischio in alcun modo. Serve unicamente che il blister anti-contraffazione non venga rotto o danneggiato, il resto lo potrai trovare scritto nel contratto (puoi chiedercene un facsimile anche via mail).
Infine
Per concludere mi permetto di aggiungere una “Non prova” ma che comunque nel suo piccolo noi consideriamo pur sempre una piccola grande garanzia. La puoi trovare nel nostro sito www.bancometalli.eu alla pagina “il nostro credo etico-religioso”.